mercoledì 18 dicembre 2013

Difendere l'Italia (e gli Italiani)

L'ultimo saggio di Ida Magli "Difendere l'Italia", è senz'altro il più propositivo e pragmatico di quelli fin qui pubblicati. Non si limita infatti a insistere sulla denuncia dei misfatti fin qui perpetrati dall'eurocrazia di Bruxelles (si veda "La dittatura europea"). Non si limita ad analizzare i disvalori dell'Occidente che ci hanno reso così passivi, fragili e deboli nel respingere i nostri oppressori con i quali tacitamente collaboriamo ("Dopo l'Occidente"). Addirittura, l'ultima parte del saggio è dedicata alle prospettive per una nuova rinascita della Patria. A come si potrebbe ricostruire il Bel Paese, dopo le rovine perpetrate dai banchieri e da tutta la classe politica che ha chinato il capo, permettendo il disastro che  è sotto i nostri occhi. Insomma, la Magli ad un Laboratorio per la Distruzione (Lpd, per chi ama le sigle), centro operativo degli oligarchi mondialisti ed euromondialisti, contrappone un Contro Laboratorio per la Ricostruzione  per la difesa di un nazione ridiventata sovrana o in via di poterlo ridiventare.
Utopie? Può darsi, ma lei che è una famosa antropologa, sa benissimo che se è vero che le civiltà possono estinguersi a causa di invasioni demografiche, cataclismi, guerre, stragi, genocidi,  è altrettanto vero, che i sedimenti di antichi saperi, di esperienze, di una cultura e un' identità (le due cose coincidono) non sono fattori così facili da cancellare, nemmeno per il  tramite della più pervicace volontà distruttiva. Ma procediamo con ordine.

Terza Guerra Mondiale. La prof. Magli sa benissimo che la guerra che i banchieri hanno scatenato contro i popoli, non abbisogna di carri armati, di corazzate, di fregate militari, né di bombardamenti strategici a tappeto: bastano i mezzi finanziari, in primis la dittatura dello spread.  ("Forse non ci siamo accorti di essere nelle mani dei banchieri fino a quando non abbiamo visto le corde con le quali ci stavano impiccando"). Aver in mano una potente arma di distruzione di massa come la creazione del denaro dal nulla, significa usarla con spietatezza: distruzione dei prodotti particolari e specifici di un Paese, distruzione dei popoli ("così come le mucche e le arance, anche i popoli dovevano essere omologati e distrutti").
Chiamandola perciò con questo nome (III GM), la Magli spera che qualcuno vi si opponga, facendo scattare un naturale istinto di conservazione.

Egualitarismo repressivo
Lo sgomento di tanti Italiani nasce dal fatto che ci troviamo a vivere in democrazia, il più "perfetto" (o il meno imperfetto,  secondo il pensiero di Churchill) di tutti i regimi. E allora come capire che in nome dell'Egualitarismo non possiamo criticare chi fomenta sbarchi su sbarchi sulla Penisola esponendo il nostro Paese a migrazioni selvagge da ogni angolo del mondo? Come possiamo criticare coloro i quali mettono sullo stesso piano il matrimonio naturale coi matrimoni omosessuali? Come possiamo confutare chi favorisce trapianti ed espianti d'organi per offrire a tutti le stesse funzioni? Chi mai denuncia il fatto che durante questi trapianti molti ci lasciano la pelle o possono prendere altre malattie? Non si può, perché è il Progresso, bellezza -  un altro mito "democratico" inconfutabile. Ida Magli mette alla berlina il concetto di "democrazia" con tutta la ridda di mistificazioni che comporta. Tra i fenomeni sgomentevoli che rendono perplessi i lavoratori esiste anche il fatto che la sinistra  (storicamente nata a tutela delle fasce più deboli) è la più zelante nel voler massacrare il popolo di tasse, di espropri, di Equitalia... e che tra tutte le forze politiche si mostra la più supina e prona ai diktat delle cancellerie europee. Insomma l'Egualitarismo è la nuova feroce ghigliottina livellatrice della nostra epoca. 
.  
Omicidi-suicidi . Come in ogni guerra non mancano le vittime, spesso indotte da questo Laboratorio mondiale per la Distruzione. Ecco allora Equitalia, strumento di tortura moderna, nuova Inquisizione fiscale, organizzata per la distruzione dei "nuovi eretici": gli evasori.  (8000  suicidi solo alla fine del 2012, per non citare i suicidi pregressi). Ma questi suicidi, non hanno nulla di eroico, nulla di spartano, di stoico. Sono morti meste, silenziose, basate sull'impotenza. Chi si uccide non sa nemmeno cosa gli è crollato in testa, non sa dare un nome alla tragedia che sta vivendo, è incapace di difendersi. Per questo si suicida. Ci si uccide nel Nord Italia dove esiste una coscienza del "debito-colpa" In tedesco Schuld, significa sia l'una che l'altra parola. Ci si toglie un bene prezioso come la vita, sperando di salvare i proprio cari, sperando che mors omnia solvit.  Ma non è vero nemmeno questo: i nostri feroci nemici fanno ricadere la "colpa-debito" anche sui familiari.
"Ce l'abbiamo fatta!" esclama Letta, perché le autorità finanziarie il 5 luglio 2013 avevano cancellato la procedura di condanna nei confronti del debito pubblico.  Sì, ma le migliaia di vittime? di cittadini disoccupati? di industrie fallite? di esercizi commerciali ed artigianali costretti a "chiudere bottega"? E i giovani senza futuro? E la Nazione ferma e bloccata in un tunnel senza fine?
Grande è la responsabilità dei nostri governanti, anche più grande dei loro infami mandanti, poiché essi POTEVANO, ma hanno espressamente tradito il loro stesso popolo.

Il tempo inafferrabile - Molto interessante in questo volumetto di 250 pagine è il concetto di tempo che ne emerge. Da quando il calendario è cambiato, da quando dal Novecento siamo passati al Duemila (XXI secolo), il tempo sembra essersi fermato: viviamo l'eterno presente senza più un passato da ricordare (non vogliono che ce ne ricordiamo) né un futuro da scrutare in lontananza, come si fa con la linea dell'orizzonte. Un futuro da poter sognare.
Qualcuno ricorda questo ultimi tredici anni? Questo decennio? No, perché il tempo sequestrato dai banchieri, è in realtà un eterno presente, impossibile da padroneggiare, da storicizzare.  "Un silenzio quasi vuoto ,"un'orrida attesa di un nemico sconosciuto, misterioso, invisibile"...

Il crollo del Papato -  Il 5 marzo 2013 è stata un'altra data cruciale con le dimissioni del Papa Benedetto XVI. E dato che Ida Magli sa perfettamente che le dimissioni  (termine burocratico) può darle un capo di stato, un primo ministro, ma non il Papa, constata in questo avvicendamento della chiesa,  tutta la tragedia della "perdita del Sacro". "Il Parlamento e il Papato possono continuare a fingere di esistere, come nei fatti sembra che facciano, ma la forza del Sacro, l'hanno persa per sempre". L'ascesa alla sede vacante è stata come è noto rimpiazzata da un gesuita, il cui Ordine, un tempo era addetto alla guardia del Papa. Nessuno ha creduto ai motivi di stanchezza e di vecchiaia ("ingravescentem aetatem") di Benedetto XVI. Buon senso vuole che se la decisione è stata così repentina è perché altrettanto traumatici e repentini sono stati i fatti che hanno costretto Ratzinger alle "dimissioni". E ora da chi è stato sostituito il vecchio Papa divenuto "emerito"? Mica da un giovincello! Da un 77enne, proveniente dal Nuovo Continente ("la fine del mondo") con la sua finta familiarità di finto parroco di campagna. Su questo strano anomalo "colpo di stato" all'interno di una millenaria istituzione  religiosa, si dovrà ancora fare piena luce.
Di grande interesse il capitoletto intitolato al gesuita Ignazio di Loyola e le donne, che ben disvela come gesuitismo e ipocrisia siano  in pratica, la stessa cosa.

Omosessualità e inculturazione femminile
La sfrenatezza sessuale legata all'omosessualità ha purtroppo invaso la società in tutte le  sue diramazioni. Essa viene incoraggiata, blandita, coccolata dai media, dalla pubblicità, dal cinema, perfino dalle fiction televisive. Guai a dissentirne, ora che anche grazie al M5S (criticato dalla Magli, la quale all'inizio mostrò un'apertura di credito verso Grillo)  è passata la legge sul reato di omofobia.
La stessa Chiesa  è stata ferita a morte dal fenomeno interno dei preti omosessuali, come già si è visto durante le repentine dimissioni di Ratzinger, quando è venuta alla luce la questione di "una potente lobby gay" in Vaticano che vorrebbe cambiare la dottrina teologica e morale relativa all'omosessualità. Ma  anche il problema dell'eccessiva femminilizzazione dei ruoli politici, occupata proditoriamente dalle donne (quote rosa), viene stigmatizzata dall'autrice. Poiché è vero,  che gli Eurocommissari, ben vedono l'occupazione di donne nei posti chiave, più conformiste e assai meno critiche nei confronti del Potere (da cui ne sono state escluse da secoli) degli stessi maschi. Si vedano gli esempi deleteri di Cecilia Malmstrom, di Laura Boldrini, Bonino, della Kyenge.

Breve itinerario di un sogno ad occhi aperti
L'ultimo capitolo del libro è dedicato a come lavorare su più fronti, ben sapendo  che sul tema "identità e cultura"  sono state erette barriere, paletti e trabocchetti d'ogni genere. "Più estesa è l'informazione, meno si agisce". Non è certamente il mondo del web e l'eccesso di informazione nella quale siamo tutti quanti immersi che farà deviare il percorso della Troika. Quando si parla di "identità" occorre tener presente che non è lo Stato che crea un popolo, ma il popolo che crea lo Stato. Anche la lingua è frutto di una lunga sedimentazione culturale. E nessuna lingua al mondo,  è pervasa da musicalità come quella italiana.  Amante della musica nonché studiosa e musicista, Ida Magli, dedica un capitoletto a come dovrebbe essere formulata una legislazione speciale riguardante le scuole d'arte e i conservatori di musica, da sempre nostri punti forti.
"Lo Stato curerà, fornendo tutti i mezzi economici necessari, la formazione di orchestre italiane, con professori e direttori esclusivamente italiani"  (...) "Il Teatro alla Scala di Milano sarà per legge diretto da musicisti italiani. La serata di apertura sarà sempre dedicato a un musicista italiano e diretto da un maestro italiano".
Altri importanti paragrafi sono riservati alla scuola e all' istruzione universitaria,  all'ambiente e alla sua salvaguardia, alla demografia, al territorio e all'immigrazione massiva. Al rapporto tra densità demografica e natalità (siamo a un pericoloso rapporto di 198 abitanti per km quadrato, dati allarmanti che dovrebbero far riflettere). La Magli si spinge anche più in là: elabora una nuova organizzazione del potere che vada nell'ottica della salvaguardia dell'identità-cultura dell'Italia e degli Italiani. Non aggiungo altro,  per non rovinare le sorprese che certamente non mancano in questo prezioso volumetto. Forse non tutto è ancora perduto:  "Non siamo ancora morti e abbiamo intenzioni  di NON farci impiccare dai banchieri". Da leggere durante le festività natalizie.

 
A tutti i visitatori   e lettori del Giardino, auguro Buon Natale e serene feste.



Hesperia

26 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Esperia, che telepatia! Pensa che ho appena regalato a mio fratello questo stesso libro. Mi intrigava il titolo eppoi di Ida Magli avevo già letto La dittatura europea. Lui lo sta già leggendo poi lo passerà a me.
Intato Auguri a te e a tutti. Di tanto in tanto passo a leggervi anche se mi manca il tempo per commentare.

Rosalind

Josh ha detto...

Di Ida Magli infatti, chi non avesse avuto modo in precedenza,
farebbe bene a leggere pure tutti gli altri,
anche se questo è come il capitolo attuale,
che presto si aggiungerà anche alla mia collezione.

Auguri a tutti!
ragioneremo un po' su questi temi e ci prenderemo una pausa tra qualche giorno, mi sa.

Josh ha detto...

Scrive Marco della Luna
a chisura dell'Impossibile e Sterile Rivoluzione

http://marcodellaluna.info/sito/2013/12/18/limpossibile-e-sterile-rivoluzione-contro-la-casta/

"....(il ribellarsi contro questo sistema)
Infruttuosa, perché in primo luogo la casta e la cultura di regime non sono un corpo estraneo ma sono espressione della mentalità e delle aspettative della popolazione generale;
in secondo luogo, perché manca una classe politica e burocratica di ricambio, che sia sana e competente;
infine, perché l’Italia è troppo condizionata dall’esterno, non ha sufficiente indipendenza per sviluppare una sua politica, soprattutto in campo economico-finanziario; quindi una rivoluzione, in essa, cambierebbe poco.

Con Maastricht, Lisbona, il Fiscal Compact e il MES, in aggiunta alle circa 130 basi militari USA sul suo territorio, non ha più libertà di quanta ne ha un pezzo di ferro nel mandrino di un tornio.

Da qui la mia solita conclusione: l’Italia è spacciata, non è riformabile, l’unica opzione pratica, per chi è in grado, resta l’emigrazione: la buona, vecchia, pacifica e collaudata emigrazione."

Conclusione spietata (anche se ha un bel po' di ragione).

Io non voglio (e non posso) emigrare per motivi familiari e altri vari.

Anche per questo voglio approfondire la chiave di lettura della Magli, che non dà certo una diagnosi diversa, come ogni persona sensata non potrebbe fare,
ma conduce a una differente conclusione.

Josh ha detto...

Molti sono i punti che meritano approfondimento.

estraggo

"Terza Guerra Mondiale. La prof. Magli sa benissimo che la guerra che i banchieri hanno scatenato contro i popoli, non abbisogna di carri armati, di corazzate, di fregate militari, né di bombardamenti strategici a tappeto: bastano i mezzi finanziari, in primis la dittatura dello spread. ("Forse non ci siamo accorti di essere nelle mani dei banchieri fino a quando non abbiamo visto le corde con le quali ci stavano impiccando").

Aver in mano una potente arma di distruzione di massa come la creazione del denaro dal nulla, significa usarla con spietatezza: distruzione dei prodotti particolari e specifici di un Paese, distruzione dei popoli ("così come le mucche e le arance, anche i popoli dovevano essere omologati e distrutti"). Chiamandola perciò con questo nome (III GM), la Magli spera che qualcuno vi si opponga, facendo scattare un naturale istinto di conservazione."

Come hanno distrutto i prodotti tipici, locali, così fanno dei popoli e degli (ex) Stati Sovrani.

Bisogna cominciare a farlo capire. Quella che stiamo subendo sono un insieme di attacchi da banche, finanzieri, eurogulag, caste, immigrazione massiva (altro risvolto dello tesso progetto, stavolta tramite invasione) che equivale a una guerra,
così come il risultato è un bollettino da guerra.

La stessa Confinustria, pur con la stampa filtrata e serva com abbiamo, oggi dice che la nostra situzione corrisponde a un'economia di guerra e a una decimazione tal di capitali, industrie, imprese, depositi, tipica da dopoguerra.

Josh ha detto...

per le altre cose che voglio dire, ....ripasso per i round successivi.

Hesperia ha detto...

Grazie Rosalind, auguri anche a te.
Sì, dice bene Josh, vale la pena di leggere anche gli altri volumetti precedenti, anche se credo che questo sia il più compiuto, perché dalla diagnosi passa alla terapia.

Hesperia ha detto...

Come dicevo ognuno di quei capitoletti va pensato e riflettuto. Lei riesce in un solo colpo a inimicarsi gli omosessuali (coi quali è di una lucidità spietata), le femministe (e dire che all'inizio lo era anche lei), la Chiesa, i banchieri e i finanzieri, i politici. E' durissima perfino col Berlusca nel cui Giornale ci lavora.

E in che modo?
Ricordandogli che era sceso in campo contro i comunisti eppoi ce li ha fatto sciroppare per ben due volte in due governi di "nominati": il governo Monti e quello Letta.

Hesperia ha detto...

A proposito, "Dopo l'Occidente" mi piace di meno degli altri due suoi libri. Forse perché è troppo specialistico e con un taglio del tutto antropologico.

Su Della Luna. Un avvocato che si chiama così, sinceramente mi dà poco affidamento. Dunque Della Luna propone quello che vogliono proprio gli oligarchi: andare fuori dalle scatole e magari lasciare le nostre case agli unici che ce le possono pagare sull'unghia: i cinesi.
Sarebbe una soluzione? No, grazie. Se il sistema oligarchico ci sospinge a fare questo, significa che non va bene per noi.

Emigrare significa:

1) perdere i legami con la madre Patria
2) ricominciare daccapo e questo va bene finché si è giovani e si ha del tempo davanti a sé
3) nel migliore dei casi, vendere case e beni per poter sopravvivere.

Ma fino a quando?

Hesperia ha detto...

Un'ultima cosa: emigrare non è né "pacifico" (parole del Della Luna) né indolore.
Perfino i nostri giovani che lavorano fuori (ne ho conosciuto qualcuno durante un mio viaggio in Inghilterra) si struggono di nostalgia. Eppure la giovinezza va di pari passo col cambiamento. Figurarsi chi non lo è più!

Hesperia ha detto...

Un'ultima cosa è la faccenda del tempo che ho già spiegato nel paragrafo. E' qualcosa che mi ha colpito in profondità, perché se mi fai riassumere questi tredici anni e come sono passati, mi accorgo che sono stati tredici anni di tante e tali catastrofi che non è nemmeno pensabile verbalizzarle e riassumerle. Il mondo (nelle sue molteplici catastrofi) ci arriva in casa, ma noi siamo tante monadi isolate, disunite e incapaci di difenderci.
Del resto orologi, datari e calendari sono spariti e sostituiti da computer, da cellulari. Insomma, la nozione di un tempo che passa senza passare è qualcosa di inquietante.

Josh ha detto...

Hesperia, ma io non sono d'accordo con la soluzione di Della Luna.

Nemmeno io me ne voglio andare. Dicevo solo della sua diagnosi, dove in una riga assomma le 130...in quello ha ragione e non gli si può dar torto.
Più torto nello sparare a zero sugli italiani glielo do. Anche se non tutti hanno coscienza, di fatto, di quanto sta accadendo.

Sull'avvocatura: spero che i cognomi non siano consequentia rerum perchè in un caso avremo dei...lunatici, ma pure in altri casi eh beh:-)) e qui mi taccio ah ah

Josh ha detto...

Prima di tutto emigrare è accettare un'altra violenza, anche peggiore dell'esproprio materiale, è cioè spossessarsi di sè.

Non va molto bene nemmeno emigrare cioè ricominciare da capo, costretti e non su base volontaria, da "giovani": bisogna essere davvero giovanissimi-issimi (cioè senza tempo e senza memoria) se no è già un trauma.

Avrei potuto star in Uk e non l'ho fatto anni fa, ero giovane, e non che per alcuni aspetti, con la testa d'allora, non mi piacesse, ma ho preferito di no.

Johnny 88 ha detto...

Ida Magli ha 88 anni come Napolitano, eppure che differenza in quanto a spessore intellettuale e lucidità di giudizio. Se il mondo fosse giusto al Quirinale dovrebbe starci lei.

Hesperia ha detto...

Ben detto Johnny! Credo che con quest'ultimo libro si farà un bel po' di nemici. Ma sai, anche di amici, i quali ovviamente saranno i più numerosi. Nella vita non si può piacere a tutti e occorre sapersi fare gli amici giusti e i nemici giusti.

Una cosa sugli ultimi due capitoli (Breve itinerario di un sogno ad occhi aperti): lei ipotizza e ricostruisce una Patria su modello nazionale (e perfino nazionalista). Allo stato attuale, non penso sia più possibile anche se sarebbe bello. Allo stato attuale, dovremmo ricostruire come dopo le invasioni barbariche a partire da comuni, abbazie e microrealtà locali. Non sono una "localista" di vocazione. Anzi...Diciamo che, ahimè, sono realista.

Però, non è mai detta l'ultima parola.

Hesperia ha detto...

Josh, sinceramente rileggendo attentamente l'articolo di Della Luna, ci trovo un bel po' di tronfio disprezzo per il popolo italiano, come se lui non fosse parte in causa. Non è vero che ci meritiamo la classe politica che abbiamo e che questa è espressione di noi, perché i meccanismi della democrazia "rappresentativa" sono perversi, sibillini e autoreferenziali, come ben spiegato nel testo della Magli, dove ci sono anche critiche spietate verso la nostra Costituzione ("la più bella del mondo").

Lei ci ricorda che la Costituzione è stata scritta da quelli che avevano già ipotizzato non solo la nuova Italia del dopo guerra, ma anche l'Unione europea (l'esempio del banchiere Luigi Einaudi). Ecco perché i suoi articoli sono così facilmente raggirabili e ambigui.

Una delle cose che mi piacciono è che lei gli Italiani li ama per davvero, è orgogliosa di essere italiana (come già la Fallaci) e li incoraggia in mille modi.

Vanda S. ha detto...

Ciao Josh. Ottimo pezzo! Devo assolutamente comperare questo libro!!!! Grazie!

Josh ha detto...

Ciao Vanda e felice 2014.

Stavolta il pezzo l'ha scritto Hesperia/Nessie

...negli ultimi anni facciamo un post a testa...
ma sempre "cose di casa",
il libro è importante e la Magli è una delle poche a intendere i problemi attuali con una certa chiarezza mantenendo la capacità di inquadrarli nella storia recente.

a presto, abbracci.

Nessie ha detto...

Grazie Vanda. Eppure la firma di Hesperia era bello in vista e grassettato :-). Ma mica mi offendo: fa sempre parte della premiata ditta.

OT: Josh, quand'è che vedremo il tuo Bouguereau?

Josh ha detto...

Ciao Hesperia e buon anno.

Bouguereau?
uh...lo pubblico oltre la befana direi....:-))
sto lontano dai pc in questi giorni

Hesperia ha detto...

Ah be' ce la pigliamo comoda con le feste eh? :-) Poi bisognerà fare un po' di trekking per smaltire.

Buon Anno anche a te! E che sia meno funesto di quello che ci lascia. E dire che non era nemmeno bisestile.

Josh ha detto...

Intanto non avevo nemmeno finito di approfondire il post attuale con i commenti

sulla decadenza del papato & co:

http://www.corrispondenzaromana.it/lo-yoga-gesuita-a-padova/

è talmente assurda che la devo segnalare

Anonimo ha detto...

Sto leggendo il libro di Ida Magli, che apprezzo molto, ma sono perplessa sul numero dei suicidi da lei citato a pg 77, 8000. Mi sembra troppo alto, soprattutto perché sembra riferito ai soli imprenditori.

Anonimo ha detto...

Mi scuso per non aver messo il nome nel commento precedente,
Mariella

Hesperia ha detto...

Ciao Mariella, e benvenuta in questo blog. Io credo che per "imprenditori" la Magli intenda parlare anche di esercenti e commercianti. Di popolo delle partite IVA, di lavoratori autonomi, di artigiani. L'Italia è una galassia popolosa di queste piccole, medie e grandi realtà. Pensa a quegli artigiani del vetro, della ceramica, di altri nobili materiali, oggi come sono ridotti!

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio per il benvenuto e per la risposta, vi leggerò molto volentieri, sono sempre alla ricerca di punti di vista non omologati :-)
Mariella

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio per il benvenuto e per la risposta, vi leggerò molto volentieri, sono sempre alla ricerca di punti di vista non omologati :-)
Mariella